La prima operazione è il livellamento del terreno per dare le giuste pendenze per lo sgrondo delle acque.
Viene poi fatta una rippatura in profondità fino a circa 90 cm per arieggiare il terreno e consentire una miglior permeabilità all’acqua piovana.
Il progetto del frutteto viene fatto mediante rilevazioni preliminari in campo con sistemi GPS e poi realizzato con software di progettazione dedicati.
I dati di progetto, con le posizioni dei pali di sostegno, sono trasferiti in campo sempre mediante localizzatori GPS. Segue la distribuzione in campo dei pali in cemento precompresso e la loro piantumazione con macchine dedicate.
Viene distribuita della sostanza organica, quale il letame, per arricchire il terreno in corrispondenza della futura fila delle piante di kiwi. La sostanza organica è molto importante per una buona crescita delle piante di kiwi.
Prima di mettere a dimora le piante, vengono predisposti gli impianti di irrigazione. Qui vediamo le testate di distribuzione degli impianti di irrigazione a goccia e di quelli per l’irrigazione a spruzzo sotto chioma.
L’irrigazione viene gestita da centraline elettroniche programmabili. In campo sono presenti dei sensori che inviano i dati sull’acqua nel terreno ad applicazioni su computer e smartphone. Senza acqua il kiwi non può crescere.
Vengono create, mediante aratura, le cosiddette “baulature” lungo le file. Si tratta di una sorta di collinetta su cui verranno messe a dimora le piante di kiwi per mantenere le loro radici arieggiate e libere dalla troppa acqua.
Nel frattempo il vivaio ha allevato le piante di kiwi e le ha innestate con la varietà prescelta. Per fare una pianta di kiwi in vivaio servono 2 anni.
Sul finire dell’inverno, in febbraio, le piantine di kiwi vengono messe a dimora a distanze prestabilite.
Ecco le piante di kiwi durante le loro prima estate. Hanno vegetato e si sono ricoperte di foglie arrampicandosi lungo i fili tesi fra i pali.
Sopra i pali sono state montate anche le reti di protezione antigrandine per proteggere le piante e dopo anche i loro frutti.
Il secondo anno le piante vengono cimate sotto al filo che collega i pali. La pianta produce dei getti che vengono selezionati e due di questi e vengono fatti crescere lungo dei cordoni tesi appositamente in obliquo.
Quando i due tralci arrivano in cima è giunto il momento di abbassarli e legarli lungo il filo che collega i pali.
Ecco creati i due cordoni permanenti, che sono lo scheletro della pianta, e che daranno origine ai rami fruttiferi per l’anno successivo.
Durante l’estate del secondo anno dai cordoni permanenti crescono i rami laterali che produrranno i primi frutti l’anno successivo.
Difesa antibrina con irrigazione sotto chioma su impianto di kiwi giallo Zespri Sun Gold. Quando arrivano le brinate tardive occorre difendere i germogli mediante l’aspersione di acqua sotto le piante per mantenere la temperatura sopra lo zero e salvare i giovani getti con i fiori.
Primavera del terzo anno. Ecco i primi fiori che andranno diradati a mano per lasciarne solo un numero ben preciso, per far sì che la pianta possa produrre il giusto numero di frutti, grossi e con le migliori caratteristiche qualitative.
L’operazione del diradamento dei fiori è lunga ed impegnativa, ed impegna molte persone.
I fiori femminili che sono stati lasciati dopo il diradamento ora sono aperti e pronti per essere impollinati.
In mezzo alle piante femminili ci sono anche le piante maschili che producono il polline, ma a volte non basta, e per ottenere il miglior risultato possibile si fa anche l’impollinazione artificiale.
Ed ecco finalmente i primi frutti di kiwi giallo. I frutti hanno una crescita molto veloce e nei primi due mesi dopo la fioritura sviluppano l’80% della loro dimensione finale.
Ma non basta. Per difendere i frutti dagli attacchi della Cimice Asiatica è necessario chiudere tutto il frutteto con fitte reti antinsetto. Una protezione che evita l’uso di insetticidi per la difesa dei frutti dall’insetto alieno.
Il primo raccolto. I frutti sono grossi succosi e dolci, pronti per essere confezionati e spediti in tutti in paesi d’Europa, negli Stati Uniti e anche in Cina, paese di origine del Kiwi.
Sono passati 3 anni dalla messa a dimora delle piante e per arrivare a questo punto sono state investite molte risorse ed è stato è stato fatto un sacco di lavoro.